Influencer Marketing: tips da una food blogger

Per continuare i nostri approfondimenti sull’Influencer Marketing, abbiamo intervistato Agata Chmielewska, blogger polacca e consulente e-commerce.

L’Influencer Marketing sta diventando maturo. Quali sono gli ultimi trend e gli sviluppi che hai evidenziato?

Molte persone pensano ancora che la gestione di un blog, di un canale YouTube o la creazione di una community, che utilizza diversi media, sia semplicemente un hobby che richiede pochissimo tempo e che gli influencer dovrebbero essere lusingati dal fatto che un brand voglia lavorare con loro. Ancora oggi mi chiedono di scrivere un post, tra cui una ricetta (dato che gestisco un blog di cucina), o anche un video, per pochi ‘spiccioli’. Spesso vengo invitata a partecipare ad eventi commerciali in cui la mia unica ricompensa dovrebbe essere la possibilità di apparire pubblicamente. I tempi per questo genere di richieste sono ormai lontani, almeno per me. Molti brand non comprendono che sono io, o altri blogger/influencer, che diamo loro modo di ‘mettersi in mostra’ e non viceversa. Ovviamente sono sempre meno le aziende che la pensano in questo modo, ma succede ancora. Purtroppo la ‘colpa’ di questo è di coloro che accettano di lavorare per nulla o per pochissimo. Non sono sorpresa che alcuni brand cerchino di approfittarne. Come si suol dire, gli affari sono affari, quindi se c’è gente che te lo consente, perché non dovresti cercare di risparmiare quanto più possibile?

Cosa è cambiato nell’Influencer Marketing negli ultimi 12 mesi? 

E’ cambiato sicuramente il modo di interfacciarsi dei brand con gli influencer. Ora i clienti hanno compreso l’importanza del lavoro degli influencer e ne hanno rispetto. Le campagne di Influencer Marketing hanno budget maggiori e gli influencer hanno più libertà di decidere come promuovere il brand e cosa mostrare al pubblico.

Quanto è importante l’Influencer Marketing oggi? 

Per me che gestisco un blog di cucina molto popolare e che lavoro nel marketing online, l’Influencer Marketing è doppiamente importante. Come blogger l’Influencer Marketing non è solo un modo per guadagnare, ma anche per mettere in mostra e condividere prodotti e idee interessanti di cui i miei utenti non hanno ancora sentito parlare. Come consulente marketing spesso aiuto le aziende a raggiungere un pubblico più ampio utilizzando gli influencer. Tuttavia, spesso devo educare i miei clienti e spiegare loro che questo non sempre si traduce direttamente in vendite. Sono pochi gli influencer che hanno il potere di consigliare qualcosa e generare direttamente nel loro target il desiderio di comprarlo. E quelli che sono in grado di farlo sono molto costosi. Tuttavia, lavorare con gli influencer non solo è positivo per l’immagine del brand, ma anche per il ranking di ricerca (SEO), di cui l’azienda continua a beneficiare a lungo anche dopo la fine della campagna.

Quali consigli potresti dare ai clienti che vogliono iniziare a lavorare con l’Influencer Marketing? 

Prima di contattare un influencer, provare a capire qualcosa su di loro e sul loro lavoro. Il tipo di contenuti che condividono, i loro valori, il modo in cui lavorano. Oggigiorno, essendo queste informazioni disponibili, è davvero molto facile. Dovremmo rispettare l’uno il lavoro dell’altro.

Quali tipologie di clienti possono maggiormente beneficiare dell’Influencer Marketing?

Fondamentalmente qualsiasi tipologia di brand, basta che sia creativo al riguardo. È anche importante ricordare che avere un influencer è una cosa, ma il target che si vuole raggiungere deve anche beneficiare in qualche modo di tale cooperazione.

Grazie, Agata, per il tempo speso nel condividere la tua esperienza con noi!

Agata Chmielewska, Polish blogger (www.achmielewska.comwww.eksperymentalnie.com) and E-commerce & Online Marketing Consultant

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