E’ la morte dei Cookie di terze parti?

A seguito dell’ITP (Intelligent Tracking Prevention) di Safari e le modifiche alla privacy di Mozilla sui browser Firefox, il settore era in attesa di modifiche alla privacy anche su Chrome. Come previsto, l’annuncio di Google relativo alle nuove impostazioni sulla privacy dei browser Chrome è avvenuto il mese scorso a Mountain View. I cambiamenti apportati a Chrome si concentrano sui cookie del sito stesso e sul dare una maggiore trasparenza agli utenti in merito a quali cookie sono condivisi con terze parti. Sebbene queste modifiche non si spingano fino all’ITP 2.2 di Safari, queste nuove restrizioni avranno un impatto sul tracciamento di cookie e fingerprint di terze parti.

Mountain View non ha ancora condiviso tutti i dettagli sul funzionamento delle loro impostazioni sulla privacy ma, una volta che saranno resi disponibili, Tradedoubler valuterà l’impatto che questo comporta sui nostri tracking e capiremo quali potranno essere le soluzioni migliori per mitigare qualsiasi impatto per i nostri partner. Gli inserzionisti interessati dovrebbero rivedere le proprie tipologie di tracciamento e migrare verso soluzioni di prime parti. Vale anche la pena notare che ITP 2.2 limiterà la durata dei cookie di prime parti impostati nel browser: la stessa restrizione non si applica al momento per i cookie impostati utilizzando il codice lato server (su HTTP). Tradedoubler ha esempi di codice per le integrazioni di prime parti e possiamo certamente supportare i clienti che effettueranno questa migrazione. Un approccio simile ha Firefox, che con il suo ultimo aggiornamento abiliterà di default la “Enhanced Tracking Protection” a tutti gli utenti che installeranno e scaricheranno Firefox per la prima volta; gli utenti esistenti vedranno questa modifica nei prossimi mesi.

Chrome è l’ultimo browser ad aggiornare il tema della privacy e Google ha dovuto affrontare una decisione difficile, per adeguare la privacy ma non abusare della sua posizione sul mercato limitando i concorrenti e dando la priorità ai propri sistemi di tracking. C’è ancora confusione sull’impatto che questo avrà sul canale affiliazione, ma questa non è la prima volta che il settore affronta il tema (basti pensare all’introduzione della GDPR).

Il Digital Marketing (che include anche l’affiliazione) sta cambiando di nuovo e in Tradedoubler continuiamo a lavorare per garantire che il tracking rimanga la parte centrale della nostra offerta, nel rispetto dei temi legati alla privacy.

Per maggiori informazioni puoi contattare Riccardo.favara@tradedoubler.com

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