Chrome 80 – nuova gestione dei Cookie
Il 4 Febbraio Google ha rilasciato Chrome 80, che porta con sè vari cambiamenti sulla gestione dei Cookie. Per publisher, advertiser e network di affiliazione questa modifica è incentrata su una caratteristica chiamata sameSite, che indica se i Cookie sono disponibili per accedere a richieste third party. Data la quota di mercato di Chrome (64% dell’intero mercato dei browser, secondo Statcounter), c’è stata una evidente preoccupazione per l’impatto di questo aggiornamento di Chrome.
In Tradedoubler siamo a conoscenza degli aggiornamenti di Chrome e abbiamo apportato modifiche al nostro sistema di tracciamento in maniera tale da garantire il funzionamento con l’ultimo rilascio di Chrome, ma anche di garantire la compatibilità con le versioni precedenti del browser che non supportano la nuova funzionalità dei Cookie. In questo modo i nostri publisher e advertiser non devono apportare modifiche ai loro siti web. Siamo anche consapevoli che Microsoft e Firefox probabilmente faranno i loro aggiornamenti sui Cookie entro la fine dell’anno.
Cosa cambia in Chrome 80
Google ha annunciato a Maggio 2019 che avrebbe cambiato l’accesso ai Cookie third party (ad esempio quando un impression tag di Tradedoubler viene caricato da un sito di un publisher). Allo stato attuale, a meno che non sia impostato in modo esplicito, tutti i Cookie sono riconosciuti come third party.
Dal 4 Febbraio, per tutti i Cookie che non sono stati impostati esplicitamente come disponibili ai third party, Chrome li renderà disponibili solamente ai first party. Questo potrebbe causare un problema alle vendite post-view/post-impression e le configurazioni third party legacy di tracciamento.
Se i Cookie sono configurati per consentire l’accesso third party (ad esempio allo script di Tradedoubler.com sul sito di un cliente), sono disponibili solo su HTTPS. Per capire se un Cookie è disponibile per i third party, viene effettuato un controllo utilizzando nel Cookie un flag chiamato sameSite (per l’accesso ai third party l’impostazione è sameSite=none).
Google ha cercato di far migrare tutto il traffico del web verso HTTPS, infatti nel 2018 quando ha lanciato il Parallel tracking ha reindirizzato automaticamente le URL di AdWords a HTTPS, questo spiega perché ora stanno costringendo i vari network e i fornitori ad tech a utilizzare HTTPS per accedere ai Cookie third party.
Cosa abbiamo fatto
Abbiamo studiato e testato l’impatto sui nostri server di tracciamento. Rilasceremo un aggiornamento che imposterà tutti i Cookie relativi al tracciamento, in modo tale da impostare il flag sameSite=none per supportare il nostro tracciamento post-view. Poiché questa impostazione funziona solo su HTTPS, forzeremo anche tutto il traffico verso i nostri server in HTTPS utilizzando un reindirizzamento lato server.
Consigliamo a tutti i publisher di utilizzare le URL per click e impression in HTTPS, tuttavia forzeremo questo reindirizzamento nel caso in cui non abbiano tempo o non siano in grado di effettuare la modifica.
Inoltre, prendiamo in considerazione anche i browser che non sono compatibili con la funzionalità SameSite (come Android WebView o che hanno implementato un filtro browser basato su client noti che non supportano sameSite).
Se hai ulteriori dubbi, contatta il tuo Account Manager locale di Tradedoubler. Ulteriori dettagli tecnici sulla prossima modifica di Chrome sono disponibili sul blog Chromium.